Picco della Croce, Cima Cadini e gli altri giganti
Se avete un debole per le escursioni ad alta quota, sicuramente li conoscete… magari anche solo per sentito dire. I Big Five sono le cinque vette montuose più alte dei Monti di Fundres, e insieme sono una delle attrazioni regine dell’area vacanze Rio Pusteria. Tra loro, Picco della Croce è la più alta in assoluto. Per arrivare in vetta dovrete affrontare un’escursione di circa sei ore e coprire 11 chilometri di distanza con 1.813 metri di dislivello. Non esattamente una passeggiata, ma possiamo assicurarvi che ne vale la pena! Lo stesso vale anche per gli altri Big Five: Cima Cadini, Cima di Terento, Cima di Campolago e Giogo d’Asta, che proprio come il Picco della Croce sapranno trasformare la vostra vacanza escursionistica in Alto Adige in un’esperienza che non dimenticherete facilmente.
Se durante le vostre escursioni in Alto Adige siete soliti fare foto con lo smartphone, assicuratevi di partire con la batteria piena e la memoria quasi vuota, perché gli scorci che vi aspettano sia lungo il cammino che in vetta a questi giganti attireranno parecchi scatti. Prima di tutto, però, vogliamo rivelarvi un paio di dettagli in più sul Picco della Croce e gli altri Big Five...
Per salire sul Picco della Croce si parte dal parcheggio della valle di Valles. Il primo tratto del percorso porta alla Malga Fane, il più bel villaggio alpino dell’Alto Adige (volendo, chi preferisce può arrivarci con lo shuttle). Da Malga Fane si prosegue lungo il sentiero n. 17 fino alla gola Schrammeschlucht e poi oltre verso la malga Labesebenalm e lungo il sentiero n. 18 fino al Lago Selvaggio, ai piedi del Picco della Croce. Per raggiungere la vetta si sale attraverso la forcella Rauhtaljoch. Dopo aver assaporato l’euforia di stare a oltre 3.000 metri sopra il mondo, potete fare ritorno per la stessa via oppure scegliere un percorso alternativo che dalla forcella Rauhtaljoch passa per il rifugio Bressanone e offre una vista spettacolare sulla cima di Valmala.
Sulla via verso la vetta del Picco della Croce passerete per i campi glaciali della forcella Rauhtaljoch. Non dovete per forza attraversarli, ma sono un soggetto incantevole per le foto!
Per scalare la Cima Cadini si parte dal parcheggio Dun, in Val di Fundres (1.442 metri). Da lì si imbocca il sentiero n. 13 fino a raggiungere il Lago Ponte di Ghiaccio e il rifugio Passo Ponte di Ghiaccio. Poi non resta che salire in vetta e scoprire di persona perché la gente del posto la chiama “Aussichtsberg” (montagna panoramica). Consigliamo di prendervi tutto il tempo necessario per godervi appieno la vista spettacolare sui ghiacciai delle Alpi della Zillertal, il Gran Pilastro, la Punta Bianca e il Sasso Nero, ma anche sulle acque turchesi del lago Ponte di Ghiaccio e dei laghetti di Seeberg. Per il ritorno si percorre la stessa via a ritroso.
Il panorama roccioso che circonda il rifugio Passo Ponte di Ghiaccio merita davvero qualche scatto, e la vista dalla vetta ancor di più!
Dal parcheggio si imbocca il sentiero n. 22 fino alla malga Englalm (non gestita) e poi alla baita Kompfosshütte. Sempre proseguendo sul sentiero 22 si arriva alla vetta passando per il versante orientale. Si può poi fare ritorno scendendo lungo lo stesso sentiero oppure rendere il percorso circolare passando per il lago di Campofosso e la malga Moseralm (non gestita).
Il lago di Campofosso è una gemma blu che scintilla a 2.242 metri di quota. Un soggetto straordinario da fotografare soprattutto al mattino, quando le vette circostanti si specchiano nelle sue acque cristalline.
Una lunga escursione ad alta quota che richiede resistenza ma ripaga con tre splendidi laghi alpini. Si parte dal parcheggio della Valle d’Altafossa prendendo il sentiero per i rifugi Wieserhütte e Pranterstadlhütte, dove inizia la salita al Lago Grande di Campolago, a un’altitudine poco sotto i 2.300 metri. Da lì si costeggia il torrente di Campolago fino alla malga di Campolago (Seefeldalm, non gestita), sempre seguendo le indicazioni per la Cima di Campolago, leggermente verso sinistra. Per tornare a Maranza si percorre lo stesso sentiero.
Suggerimento: si può arrivare al lago di Campolago anche seguendo il ripido sentiero Schellenbergsteig, ma serve un passo fermo!
I tre laghi di Campolago sono un soggetto irrinunciabile per il vostro “album” delle vacanze. Consigliamo di fotografarli sia da vicino che dalla vetta.
La scalata del Giogo d’Asta inizia dal parcheggio Zumis e porta attraverso l’Alpe di Rodengo e Luson fino alla malga Roner. Da lì si prosegue lungo il sentiero n. 2 fino alla cappella di Pianer Kreuz e alla baita Starkenfeld, dove si imbocca il sentiero per la malga Astalm e, seguendo il segnavia n. 67, si arriva fino in vetta al Giogo d’Asta. Si fa poi ritorno al punto di partenza lungo lo stesso percorso.
Gli ampi prati fioriti dell’Alpe di Rodengo e Luson ne fanno un magnifico soggetto fotografico, soprattutto in estate. E poi c’è la vista dalla cima del Giogo d’Asta, che è davvero spettacolare.